Raffinazione e produzione di Conglomerati Bituminosi per la Sostenibilità Ambientale

Pubblicato il Dicembre 5, 2023

Abbiamo spesso parlato della necessità, per le aziende specializzate nella produzione dei conglomerati bituminosi, di avvicinarsi sempre più a dei sistemi produttivi e di messa in posa Eco-Friendly.

Col passare degli anni sono stati fatti tantissimi passi avanti non solo in tema di produzione dei conglomerati bituminosi, ma anche in materia di posa delle infrastrutture stradali, in quest'ultimo caso grazie all'applicazione a freddo dei bitume.

Un altro aspetto chiave in tema di ecosostenibilità è l'adozione di una vera e propria "Economia Circolare" dell'asfalto, ovvero il riciclo dei vecchi asfalti stradali rimossi e dei pneumatici usurati.

Ma vediamo in dettaglio le principale innovazioni in campo produttivo finalizzate ad una migliore ecosostenibilità ambientale.

La Raffinazione: perchè è importante e come è cambiata

La tecnologia avanza, il mondo cambia e la richiesta energetica aumenta sempre di più su tutto il pianeta.

Secondo recenti studi la domanda energetica mondiale è destinata ad aumentare di circa il 20% nei prossimi decenni, vedendo il petrolio mantenere una quota importante di mercato che balla tra il 40 ed il 50%, valori che si affiancano alle risorse rinnovabili come l'Energia Elettrica Green, prodotta tramite pannelli solari e sistemi eolici, fino ad arrivare al Blue e Green Hydrogen (Idrogeno Blu e Verde - per approfondimenti consigliamo il nostro articolo: Idrogeno, l'energia per la mobilità del Futuro).

Prendendo come esempio l'Italia, nel nostro paese il petrolio è la seconda fonte energetica più diffusa, seconda solo ai gas naturali che ad oggi sono leggermente più richiesti (secondo recenti stime: Gas Naturali 40%, Petrolio 37%, altre fonti 23%).

Ma qui ovviamente parliamo di percentuali basate sui consumi globali, ovvero aziende, riscaldamenti e mobilità; ma prendendo come esempio l'ultimo punto, ovvero la mobilità, quest'ultima richiede ancora ad un oggi un fabbisogno di petrolio che ricopre il 90% della domanda totale.

Per questo motivo, la raffinazione rimane ancora un settore altamente strategico e vitale per l'approvvigionamento. Difatti, per garantire un certo livello di sicurezza energetica, è importantissimo evitare di ridurre troppo rapidamente la raffinazione e quindi la produzione.

Ma vediamo il nostro paese come si è adattato a questa necessità di abbracciare uno stile di vita più green affiancato alla necessità di mantenere un certo livello di produzione per garantire l'approvvigionamento energetico.

Raffinazione

La Raffinazione in Italia, un settore in continua evoluzione

Partiamo subito con una grande nota positiva. L'Italia è l'unico paese europeo ad essere totalmente autosufficiente per quanto riguarda la produzione di prodotti finiti.

Grazie a 2 bio-raffinerie e 11 raffinerie standard, questo settore riesce a garantire quanto richiesto dal nostro paese nel pieno rispetto delle sempre più stringenti normative europee in tema di ambiente ed ecosostenibilità.

Qualche difficoltà nel mantenimento degli approvvigionamenti è stata riscontrata solo quando è stato dato lo STOP all'import del greggio russo a causa della guerra in Ucraina. Solo in quel periodo i produttori di bitume hanno avuto diverse difficoltà a mantenere le produzioni e soprattutto a trovare velocemente validi partner sostituti.

Il Mercato del Bitume e la Produzione dei Conglomerati Bituminosi

In Europa, la produzione del bitume copre il 3% della raffinazione del greggio e solo la metà degli impianti di raffinazione europei è in grado di produrre bitume a causa della chiusura di un notevole numero di impianti nel corso dei vari decenni.

L'ultima grande regola stringente in campo produttivo è stata quella del primo gennaio 2020, normativa europea che ha dato una stretta consistente al contenuto di zolfo nei combustibili marini, andando a impattare fortemente sulla produzione sia dell'olio combustibili sia del bitume.

Tuttavia, grazie ai costanti investimenti nei settori della produzione, sviluppo e manutenzione dei componenti stradali, la domanda di bitume non ha fatto altro che crescere, permettendo a questo mercato di rimanere in salute e perfettamente in regola con le più recenti e stringenti normative comunitarie e nazionali.

Vedendo più da vicino il nostro paese, il bitume ricopre circa il 5-6% del totale delle raffinazioni nazionali di greggio, contro il 2-3% della media europea.

Tra il 2021 e il 2022 sono stati prodotti circa 3 milioni di tonnellate di bitume, un valore rimasto perfettamente in linea ed in media con le produzioni degli anni passati, ulteriore conferma che il settore continua a rimanere in salute.

In merito all'esportazione, il 50% del bitume prodotto in un anno viene usato per le nostre infrastruttura, mentre l'altro 50% viene esportato all'estero, principalmente nei paese della comunità europea.

Questo parametro rende l'Italia il più grande esportatore europeo di bitume al mondo.

Le Raffinerie di Nuova Generazione e i Biocombustibili

L'avanzamento tecnologico ha cambiato tantissimi aspetti della nostra vita e tantissimi ambiti produttivi. Tra questi anche quello della raffinazione e della produzione del bitume.

Le raffinerie, come tanti altri impianti, sono cambiate e continueranno a cambiare progressivamente i loro sistemi di produzione orientandosi sempre di più verso le cosiddette "Produzioni Low Carbon Fuels".

Un primo passo in questa direzione è già stato fatto sostituendo in parte la materia prima, ovvero sostituendo il petrolio con alimenti esausti, come per esempio gli oli da frittura, e con prodotti di scarto di altre produzioni, come per esempio il fresato dell'asfalto come indicato dalla normativa UNI EN 13108-8:2016.

Un altro grandissimo passo avanti fatto da molti stabilimenti di raffinazione è quello in tema di produzione energetica. Proprio così, alcune raffinerie hanno raggiunto livelli tali di ottimizzazione della loro produzione da essere diventati dei veri e propri hub energetici in grado di fornire energia derivante dal riciclo/produzione di materie prime, riuscendo a contribuire all'abbassamento delle emissioni di CO² in materia di produzione energetica.

Essendo i "Low Carbon Fuels" combustibili prodotti tramite materie prime alternative e spesso di scarto, l'abbattimento delle emissioni di CO² può essere garantito senza dover sostituire i veicoli con motori endotermici ad oggi circolanti in tutto il mondo.

Senza questo vincolo di rinnovo del parco mezzi mondiale non sarà più necessario dover adottare nuovi tipi di alimentazioni e non sarà inoltre più necessario dover costruire costose e capillari infrastrutture per il rifornimento dei nuovi mezzi. Basti vedere le problematiche delle auto elettriche che oggi trovano certezza di rifornimento solo nei nostri garage privati e spesso nemmeno li viste le pesanti normative in tema di sicurezza dei condomini.

Biocombustibili

Qualche ultima considerazione

Come già spiegato, negli ultimi decenni il mercato del bitume, al pari di altri grandi mercati produttivi, ha dovuto affrontare numerose difficoltà:

  • le normative sempre più stringenti in campo di produzione, emissioni e riciclo;
  • la pandemia globale che ha azzerato il consumo di tantissimi prodotti petroliferi compreso il bitume;
  • la guerra tra Russia e Ucraina che ha spinto i paesi europei ad abbandonare completamente il greggio Russo in favore di quello di altri paesi più lontani con un notevole incremento di costi della materia prima e del trasporto;
  • i costi del bitume che negli anni sono sempre di più saliti a causa di diversi fattori economici;
  • le stringenti politiche europee in tema di decarbonizzazione durante i processi di raffinazione.

Tolti questi fattori contemporanei e del passato, guardando al futuro, l'industria della raffinazione e della produzione del bitume dovrà fare ulteriori passi avanti ed affrontare nuove difficoltà.

È ampiamente prevedibile, secondo il trend degli ultimi anni, un continuo aumento della richiesta; sarà compito delle morderne industrie riuscire a soddisfare non solo la domanda ma anche riuscire a garantire gli altissimi standard richiesti sia per la produzione sia per il prodotto finale.

L'Italia in questo si è sempre distinta e continuerà sempre a distinguersi grazie ai numerosi investimenti e al grandissimo lavoro svolto dai tantissimi ricercatori e tecnici del settore.

Il nostro paese può contare, proprio per i motivi sopracitati, su un'industria di raffinazione e produzione all'avanguardia che continuerà a garantire tutti gli approvvigionamenti necessari, continuando a ricercare e sviluppare alternative sempre più Eco-Compatibili dal punto di vista ambientale.

Conclusioni: La nostra offerta

Oggigiorno le Pavimentazioni Stradali sono tra le più importanti infrastrutture presenti al mondo. Con il passare degli anni le tecniche di preparazione delle miscele, i materiali usati e le modalità di posa in opera si sono ampiamente evolute, spingendo le aziende del settore a specializzarsi con sempre maggior forza.

Grazie alla nostra esperienza pluriennale sia nel campo della produzione di miscele e conglomerati bituminosi con Futura Conglomerati, sia nella messa in opera di ogni tipologia di pavimentazione stradale con Co.ri, parte del nostro gruppo, siamo in grado di offrire sempre migliori soluzioni a prezzi competitivi, anche per pavimentazioni speciali e dall'alto contenuto tecnologico.

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