Ogni giorno, nel tran tran della vita quotidiana, percorriamo chilometri e chilometri senza nemmeno accorgercene. Ma dopo tutto questo tempo e dopo tutta questa strada percorsa, sei sicuro di sapere "Di che colore è fatta la pavimentazione stradale?!".
La riposta più decisa e classica sarebbe "le strade sono ovviamente di colore nero", ma è anche la più errata.
Scopriamo il perchè.
Ma quindi, il manto di usura non è nero? Si e no.
Il bitume usato per le infrastrutture stradali è si nero, ma nel suo complesso il conglomerato bituminoso con cui sono costruite le strade contiene a mala pena il 5% di bitume. Per questo motivo il suo colore finale è di un grigio più o meno chiaro, molto simile al cemento classico.
Infatti, come si può notare nell'immagine sottostante, talvolta è molto difficile distinguere, basandosi puramente sulla scala cromatica, una superficie asfaltica da una cementizia.
Anche il valore riflettanza, ovvero il potere riflettente di un corpo sottoposto a irraggiamento, non presenta, di norma, grandi differenze tra l'asfalto e il cemento.
E non dimentichiamoci del valore di levigatezza/rugosità delle superfici, il quale apporta anche lui un contributo non indifferente alla colorazione della superficie.
Oltre alla classica semplificazione che definisce l'asfalto delle strade (conglomerato bituminoso) di colore nero, un'altra semplificazione alquanto errata è quella di definire il cemento (conglomerato cementizio) di colore bianco.
Pur essendo di questo colore nella loro forma meno lavorata, una volta messi in opera otterranno entrambi una colorazione che presenta diverse sfumature di grigio.
Ma per meglio comprendere questo particolare fenomeno, dobbiamo conoscere meglio questi materiali e le loro applicazioni per le varie tipologie di pavimentazioni urbane.
Il cemento che tutti conosciamo non è altro che una polvere grigia ottenuta grazie a calcare ed argilla inserite in un forno che raggiunge la temperatura di 1450°C.
Questa polvere grigia viene miscelata con ghiaia e sabbia, anch'esse di colore grigio, per produrre un conglomerato cementizio adatto alle costruzioni di varie tipologie di infrastrutture verticali ed orizzontali.
Il classico conglomerato bituminoso, invece, è composto da bitume, per circa il 5%, e da inerti di varia pezzatura.
Anche nel caso di specie, gli inerti sono in genere chiari, pur avendo una forma diversa rispetto a quelli del calcestruzzo che sono tendenzialmente più tondeggianti.
Subito dopo la stesura del manto stradale, l'asfalto si presenta di colore grigio/grigio scuro. Solo dopo qualche tempo, con il passaggio delle autovetture, il sottilissimo strato superficiale di legante viene pian piano abraso e il colore inizierà a tendere verso un grigio sempre più chiaro.
Ogni corpo fisico ha una determinata proprietà di riflessione, trasmissione ed assorbimento sia di calore sia di luce quando viene sottoposto ad irraggiamento luminoso o termico.
In maniera semplificata, la riflettanza non è altro che il potere riflettente di un corpo sottoposto ad irraggiamento.
Un parametro che influenza molto la riflettanza è la levigatezza della superficie di un corpo. Una superficie molto liscia rifletterà molta più luce rispetto ad una superficie ruvida.
Oltre che dalla rugosità, il colore di una superficie svolge un ruolo altrettanto importante quando si tratta di riflettanza di un corpo.
Semplificando all'osso questo concetto, una superficie bianca o molto chiara avrà un indice di riflettanza altissimo, ovvero rifletterà una grandissima quantità di radiazioni e calore, mentre una superficie nera o molto scura avrà un indice di riflettanza molto basso, ovvero assorbirà una grandissima quantità di radiazioni e di calore.
Uno dei grandissimi difetti dell'asfalto moderno è la sua scarsa capacità di riflettere i raggi solari, finendo per assorbire così una altissima quantità di energia sotto forma di calore. È questo il principale motivo che da vita alle cosiddette "Isole di calore" (per ulteriori approfondimenti sulle isole di calore consigliamo il nostro articolo "Il Verde e il Manto Stradale: tra progettazione e manutenzione").
Tuttavia è proprio qui che bisogna mettere in evidenza come la condanna posta in essere nei confronti delle nostre strade sia spesso frutto di errori di valutazione. È vero che l'asfalto, rispetto ad altre superfici più lisce e chiare ha una riflettanza minore (quindi assorbe più luce e più calore), ma è errato paragonare l'odierno manto stradale a corpi altamente ruvidi e di colore scuro proprio perchè non lo sono!
La ruvidità dipende molto dal tipo di manto stradale che viene messo in opera. Sicuramente un asfalto drenante avrà una ruvidità molto superiore al comune asfalto cittadino, tuttavia, oggigiorno, la quasi totalità delle infrastrutture stradali sono di colore grigio chiaro, una scelta cromatica che permette di ridimensionare il valore di riflettanza in favore di un minore assorbimento delle radiazioni solari e quindi del calore, riducendo così il più possibile l'effetto "isola di calore".
Oggigiorno le Pavimentazioni Stradali sono tra le più importanti infrastrutture presenti al mondo. Con il passare degli anni le tecniche di preparazione delle miscele, i materiali usati e le modalità di posa in opera si sono ampiamente evolute, spingendo le aziende del settore a specializzarsi con sempre maggior forza.
Grazie alla nostra esperienza pluriennale sia nel campo della produzione di miscele con Futura Conglomerati, sia nella messa in opera di ogni tipologia di pavimentazione stradale con Co.ri, parte del nostro gruppo, siamo in grado di offrire sempre migliori soluzioni a prezzi competitivi, anche per pavimentazioni speciali e dall'alto contenuto tecnologico.
Per ulteriori approfondimenti vi rimandiamo anche alla rivista ufficiale della SITEB.
Contattaci per avere ulteriori informazioni e per richiedere un preventivo.
